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PAROLA A BAUTISTA: "Non ho un obiettivo in mente... voglio godermi la stagione!"

Thursday, 17 February 2022 09:14 GMT

Nella seconda parte dell'intervista, il pilota spagnolo parla della mentalità con cui affronterà questo nuovo anno, di come sia migliorata la moto e della pressione che dovrà sostenere nel 2022

In vista dell'inizio della stagione del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike, Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) ci ha concesso un'intervista, qui puoi leggere la prima parte, per parlare della stagione 2022. Ha iniziato commentando il suo ritorno in Ducati, il lavoro col suo nuovo compagno di squadra e i rivali che affronterà quest’anno. Nella seconda parte dell'intervista registrata all'Autodromo Internacional do Algarve, lo spagnolo ha parlato dei suoi obiettivi per la stagione, delle differenze individuate in Ducati tra il 2019 e il 2022 e della pressione che sta affrontando.

QUAL È L'OBIETTIVO PER IL 2022?

Dopo una prima stagione di successo nel WorldSBK con 24 podi di cui 16 vittorie, Bautista ha registrato solo tre passaggi sul podio nel 2020 e 2021, biennio trascorso col Team HRC. Tornato in Ducati all'inizio dell'anno e con alcuni test già all'attivo, quali sono gli obiettivi di Bautista per il 2022 e per la sua stagione di ritorno in Ducati? "Penso di avere più esperienza in questo Campionato. Conosco meglio le gomme, le gare, i circuiti. Ho imparato molto nelle ultime due stagioni perché ho cercato di ottenere il massimo in tutte le situazioni e, sicuramente, ora mi sento un pilota più esperto. Non ho un obiettivo in mente, voglio solo divertirmi. Voglio solo ottenere il mio massimo, il massimo dalla moto. Vediamo. Ducati migliora un po' perché non possiamo dimenticare che nel 2019 era il primo anno di questa moto. Ora hanno tre anni di esperienza, gli ingegneri hanno più dati, quindi, è più facile ottenere un buon setup in tutti i tipi di condizioni. Voglio godermi la stagione e cercare di fare del mio meglio".

DIFFERENZE TRA IL 2019 E IL 2022

Bautista ha affrontato due test dal suo ritorno in Ducati, a Jerez e Portimao, mentre cerca di riprendere confidenza con la Ducati Panigale V4 R e l'Aruba.it Racing - Ducati. Con due stagioni all'attivo con Ducati, Bautista ha descritto le prime impressioni rilevate sulla moto e al box. "La differenza tra il 2019 e ora con la moto... non c'è una grande differenza - ha spiegato - Quello che ho sentito è che nel mio primo anno con Ducati la moto era molto forte, ma non era una moto equilibrata. A volte era molto, molto veloce e funzionava davvero bene e a volte abbiamo avuto un sacco di problemi. L'ultima volta che l'ho provata, a novembre, la moto era più equilibrata. Forse i punti forti erano più o meno gli stessi, ma anche i punti deboli erano migliorati e hanno reso la moto più equilibrata. Penso che sia più facile da guidare. Hanno lavorato molto sull'erogazione di potenza. Fondamentalmente, non c'è nessun grande cambiamento sulla moto, ma ora tutto è sempre più al posto giusto".

CHE PRESSIONE C'È SU BAUTISTA?

All'esordio con Ducati, nel 2019, vinse le prime 11 gare della stagione diventando subito un contendente al titolo. Anche se non ha poi avuto successo, Bautista ha analizzato la pressione sul suo ritorno col costruttore bolognese. Il pilota spagnolo, che ha mostrato un forte ritmo nel test di Portimao, ha commentato la pressione che percepisce dopo il successo immediato avuto con Ducati nel 2019.

"Quando sono arrivato nel 2019 ho vinto le prime 11 gare e molte volte con una gran margine - ricorda - Ora forse la gente può pensare 'ora si ripeterà!', ma penso che sia difficile perché il livello del WorldSBK è più alto a quanto non fosse già in quella stagione. Sarà più difficile. In ogni caso, cercherò di fare del mio meglio come in quel periodo. Vedremo cosa succederà. Non credo che sarà facile come nel 2019".

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